
«Non è che si sia voluta escludere la provincia di Como, anzi - si affretta infatti a precisare Roberto Badaracco, consigliere del Partito liberal radicale svizzero -. Certo che anche Como fa parte dell'opzione, ci mancherebbe, era dato per scontato. Varese e la Valtellina erano stati citati proprio per indicare i confini collegati nel progetto di unificazione. Se non si è capito lo spiegheremo chiaramente a fine settembre, quando ne parleremo in consiglio comunale».
Como tira un sospiro di sollievo. Non è la Cenerentola del gruppo. E se mai ci sarà una fusione, sarà della partita. Badaracco e il collega Giordano Macchi pensavano anche alla città del Volta mentre commissionavano alla facoltà di economia dell'università della Svizzera italiana lo studio per valutare i pro e i contro dell'unione sotto lo scudo rosso crociato.
http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/226956_il_s_degli_svizzeri_como_nel_cantone/
http://www.ticinonews.ch/articolo.aspx?id=236256&rubrica=2